Cosa sono gli interpelli?
Quando una scuola non riesce a trovare un docente nelle proprie graduatorie interne o in quelle delle scuole vicine, può pubblicare un “interpello”. In pratica, è un annuncio pubblico per cercare insegnanti interessati a coprire una supplenza.

Quando si fa un interpello?
Come previsto dalla normativa (O.M. 88/2024), le scuole possono procedere con l’interpello solo dopo aver esaurito tutte le altre possibilità di reclutamento interne ed esterne.

Come funziona l’interpello?

Pubblicazione: La scuola pubblica l’avviso di interpello sul proprio sito web e su quello dell’Ufficio Scolastico Regionale.
Candidature: I docenti interessati, che siano iscritti nelle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS) o meno, possono presentare domanda.
Selezione: La scuola seleziona il candidato più adatto tra quelli che hanno presentato domanda.
Chi può partecipare?
Possono partecipare all’interpello:

Docenti GPS: Anche se sei iscritto in un’altra provincia, puoi candidarti.
Docenti senza GPS: Se hai i titoli di studio e l’abilitazione necessari, puoi ugualmente partecipare.
Cosa bisogna sapere:

Priorità: I docenti specializzati nel sostegno hanno la precedenza.
Contratto: Il contratto ottenuto tramite interpello ha le stesse caratteristiche di una supplenza normale.
Sanzioni: Chi non accetta o abbandona il posto di lavoro rischia delle sanzioni.
In sintesi:
L’interpello è una opportunità in più per i docenti di trovare lavoro. È una procedura semplice e trasparente, che permette alle scuole di coprire le supplenze in modo rapido ed efficace.

Domande frequenti:

Quanto dura un contratto ottenuto tramite interpello? La durata dipende dalla necessità della scuola e può variare da pochi giorni a un intero anno scolastico.
Quali documenti servono per partecipare? Di solito è richiesto il curriculum vitae, il titolo di studio e l’abilitazione.
Dove trovo gli avvisi di interpello? Gli avvisi vengono pubblicati sui siti web delle scuole e degli Uffici Scolastici Regionali.