Firmato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che definisce i nuovi percorsi di formazione iniziale degli insegnanti della Scuola secondaria di I e II grado.

Il percorso formativo standard prevede l’acquisizione di almeno 60 CFU (Crediti Formativi Universitari)/CFA (Crediti Formativi Accademici).

Rivolto a tutti coloro che hanno i titoli di accesso per la classe di concorso ma anche i laureandi iscritti alla magistrale,  o nel caso di percorsi a ciclo unico, iscritti agli ultimi 2 anni. Bisogna precisare che i CFU maturati durante il percorso abilitante  non potranno essere convalidati anche durante il percorso di laurea.

Gli altri percorsi, pari a 30 o 36 crediti formativi, sono rivolti a chi abbia già svolto un servizio di almeno tre anni scolastici e a coloro che abbiano conseguito 24 CFU/CFA in base al previgente ordinamento.

  1. 30 CFU per chi ha 3 anni di servizio svolti entro gli ultimi 5 anni, di cui uno di servizio specifico; abilitazione in una specifica CDC, specializzazione sul sostegno oppure abilitazione in un altro grado (ad esempio abilitati per la primaria potranno partecipare all’abilitazione per la secondaria attraverso percorsi da 30 cfu)
  2. 36 CFU con 24 CFU precedenti

Ci sarà la possibilità di convalidare crediti maturati nei precedenti percorsi universitari (ad esempio crediti maturati con un master o nel proprio corso di laurea) che siano validi nei percorsi abilitanti

Si può partecipare al concorso anche senza abilitazione però non si potrà entrare in ruolo

Chi vince il concorso senza abilitazione, dovrà abilitarsi attraverso uno dei percorsi.

Quali enti potranno erogare i 36 cfu?

Tutte le università statali italiane con il controllo dell’AVur

Percorsi a numero chiuso ( ma un pochino piu ampio rispetto a quello che si prevedeva inizialmente) 

“L’accesso ai corsi – ha spiegato Pittoni – sarà agevolato dall’eliminazione del tetto alle abilitazioni e dall’estensione delle lezioni online approvate col decreto PA bis. Se possibile, puntiamo infatti a evitare numero chiuso e selezione in ingresso sostituendoli, ove necessario, con lo scaglionamento come nel PAS 2013. Procedura quest’ultima (di cui mi ero occupato direttamente) che aveva pure anticipato la parità di trattamento tra insegnanti di scuole statali e paritarie confermato nella nuova. Chi ha tre anni di esperienza negli ultimi cinque potrà contare su una riserva iniziale del 40 per cento, sulla riduzione da 60 a 30 cfu e su lezioni fino al 50 per cento online. Per gli ingabbiati sono previsti accesso in soprannumero senza anno specifico e lezioni fino al 100 per cento online. I docenti IeFP avranno una riserva del 5 per cento senza anno specifico”.

Pittoni ha infine comunicato che “è stata formalizzata la richiesta a Bruxelles di spostare di due anni la scadenza della fase transitoria prevista nel 2024”.

Le misure adottate mirano a formare una nuova generazione di insegnanti altamente preparati, dotati di solide competenze disciplinari e pedagogiche e soggetti a meccanismi di valutazione per garantire un’efficace didattica.

 

L’obiettivo è costruire una scuola di riferimento per le famiglie e gli studenti, focalizzandosi sulla qualità dell’insegnamento.